Ci siamo, ecco il primo appuntamento del viaggio "con gli occhi di Escher".
Ogni fine settimana conosceremo uno degli otto borghi, è un sorta di rievocazione del viaggio che l'artista olandese Maurits Cornelius Escher fece negli anni Venti e Trenta del Novecento in Abruzzo e, in particolare, nell'Abruzzo aquilano.
Escher amava passare ogni primavera a spasso tra boschi e paesi, su e giù per le affascinanti montagne abruzzesi... così raccontava all’amico Bas Kist: “Mi sono abituato a fare questo tipo di viaggi ogni primavera, mi restituiscono vigore nel corpo e nell’anima e poi raccolgo del materiale per i mesi successivi. Non conosco altra gioia che vagabondare per le colline e attraverso le valli, da paese a paese, sentire gli effetti della natura incontaminata”.
E questo faremo anche noi, perché per colpa, o per fortuna, l'Abruzzo interno non è cambiato poi molto da quello visitato da Escher: la sua morfologia, infatti, non ha permesso di costruire grandi vie di comunicazione e così ci si ritrova in strade strette e tortuose avvolte da una natura che spesso riprende i suoi spazi.
Quindi, l'appuntamento è con Giorgio domenica 3 aprile ad Opi. Giorgio ci accompagnerà tra i vicoli di questo particolare borgo avvinghiato sulla cresta di un colle, descritto come nave arenata – in inverno – in un mare di ghiaccio, per scoprire la sua storia e le sue tradizioni.
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