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Barrea

Vallis Regia e la civiltà Safina

L’antica Vallis Regia, con il suo borgo, domina il lago omonimo e conserva un centro storico di grande bellezza, riconducibile ad una struttura voluta dai monaci benedettini.

Nel mese di agosto, a Barrea si svolge la Sagra degli orapi, uno spinacio selvatico, tipicità di un territorio a vocazione pastorale.

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Barrea: Testimonianze
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Scorcio del centro storico

Da visitare

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Il Castello di Barrea, edificato tra il 1016 e il 1017 dai Di Sangro, sorveglia il borgo di Barrea con il suo sistema difensivo che includeva la torre, le case-mura e le porte di accesso. La storia del Castello è legata alle complesse dinamiche dell’Italia meridionale contraddistinte da un continuo alternarsi di dominazioni. Nel corso della sua storia millenaria il Castello ha subito delle modifiche rilevanti: terremoti e lunghi periodi di abbandono ne hanno mutato l’aspetto. L’intero complesso fu acquistato nel 1864 dai Di Loreto una famiglia appartenente al notabilato locale che recentemente lo ha donato nuovamente al Comune di Barrea.  Nel 1984 il castello subì dei danni a causa del terremoto e grazie a un intervento di  recupero è ora visitabile. Dalle sue torri si gode il panorama sul lago, sulle cime più importanti dell’ Alto Sangro e del Parco Nazionale d‘Abruzzo, Lazio e Molise e sul profondo canyon scavato dal fiume Sangro.

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L’Antiquarium della Civiltà Safina, antico popolo italico stabilitosi lungo l’alta valle del Sangro a partire dal VII sec. a.c., è una mostra permanente inaugurata nel 2007 che ospita corredi funerari risalenti al IV,V e VI secolo a.c. Particolarmente interessanti sono un corredo di un piccolo safino di 11 anni, molto probabilmente figlio di un personaggio importante, ricco di armi difensive ed offensive, alcuni resti di una collana in vetro fuso di importazione fenicia e i vasi in ‘bucchero’ di scuola etrusca. I reperti esposti sono produzioni “sangritane” ed evidenziano tratti culturali omogenei che ci fanno supporre l’esistenza di usi e costumi comuni in tutto l’Alto Sangro. Tra le decine di tumuli disposti in cerchi concentrici trovati nelle due necropoli, la tomba n. 96 conteneva i resti di un uomo imponente, un capo clan, il cosiddetto Guerriero di Barrea.

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La Sala dei pipistrelli  è un centro educativo dedicato allo studio e alla conoscenza dei pipistrelli e in particolare della colonia storica che vive a Barrea. Qui, grazie alla presenza di videocamere, da maggio a settembre è possibile osservare una colonia di circa 170 esemplari appartenenti a una specie minacciata, il rinolofo maggiore.

Barrea: Testimonianze
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